sabato 24 gennaio 2015

This War of Mine

Secondo le opinioni dei giocatori polacchi, il migliore gioco dell’anno 2014 realizzato in Polonia è “This war of mine” di "11 bit Studios", a Varsavia, una ditta della quale ho parlato in un post precedente. Come ci si può aspettare da questo studio, si tratta di un gioco innovativo che è difficile classificare, anzi, si può dire che sia stato creato un nuovo genere.

“This war of mine” combina elementi dei cosiddetti giochi di soppravvivenza, tipicamente ambientati in un mondo post-apocalittico abitato da zombie, con alcuni elementi da altri giochi come The Sims e Minecraft. Ma ne aggiunge molti altri di nuovi, per cui in realtà non saprei indicare un gioco che gli assomiglia.

In “This war of mine” si controlla infatti un gruppo di persone, aventi ovviamente ciascuno abilità, personalità e caratteristiche diverse, il cui scopo è soppravvivere in una città dilaniata da una guerra civile e in cui qualsiasi servizio ed infrastruttura ha smesso di funzionare. I compiti principali sono ovviamente assicurare cibo, assistenza sanitaria, riscaldamento, riposo e persino svaghi ai membri del gruppo. Essi interagiscono con gli altri sopravvissuti in questa città, alcuni ostili, altri no, per cui armi e combattimento sono pure aspetti fondamentali.

Il gioco non ha una delle grafiche più accattivanti, non essendo né tridimensionale né persino isometrica. Questo in parte è voluto, per ricreare un’atmosfera inizio anni novanta, poiché la situazione del gioco è chiaramente ispirata alle guerre nella ex Jugoslavia - anche se non mancano riferimenti alla situazione attuale in Ucraina. Uno dei punti di forza di questo gioco è appunto l’atmosfera - ci si sente veramente in guerra.

Come mia abitudine, per prima cosa ho guardato dei video “Let’s play” su youtube, per rendermi conto di come funziona il gioco. Non ho però avuto fortuna ed ho trovato solo giocatori che mi sembravano piuttosto mediocri, anche se ho comunque imparato qualcosa. Ovvio che lo scopo di questi video è più intrattenere che mostrare uno stile di gioco perfetto, oltretutto non è facile giocare e spiegare contemporaneamente - io ad esempio non ne sono capace.

Disgraziatamente guardando questi video mi sono innamorato del gioco e mi è venuto un desiderio irrefrenabile di giocarci anche io. Non possedendo qui a Cracovia un computer adatto, mi sono finalmente deciso a fare il passo ed ho comprato un portatile abbastanza potente, con un processore Intel Core i7 ed una scheda grafica NVIDIA GeForce potente.

Così sono riuscito al secondo tentativo a permettere a Roman, Arica, Bruno e Zlata di sopravvivere alla guerra, anche se purtroppo non abbiamo potuto evitare di dover rubare ed anche uccidere. Adesso penso di provarci con il gruppo composto da Marcin, Emila e Boris, che è molto meno formidabile ed inoltre cominciano in inverno.

“This War of Mine” in questo momento è l’unico gioco installato sul mio computer portatile e a cui ho voglia di giocare. Ed è un gioco “Made in Poland”, fortunatamente esistente anche in lingua polacca. 

mercoledì 14 gennaio 2015

Piscine, mari e montagne


A Cracovia non c’è il mare. Ma almeno non mancano le piscine. Quella che uso io occasionalmente ha un’annessa palestra. Si trova accanto alla ditta dove lavoro ed è gratis per i dipendenti. Per questo purtroppo è leggermente affollata, anche perché ovviamente quasi tutti hanno l’idea di andarci subito dopo la giornata di lavoro. Ma ci si può stare. Grazie al cielo a Cracovia però non mancano le piscine. Ce ne sono 31 secondo questo sito, che non è un brutto numero per una città di circa 800.000 abitanti. In inverno ovviamente non ci sono altre possibilità di praticare il nuoto, ma per la verità anche di estate non è molto meglio. Nella regione di Cracovia non conosco laghetti dove si può fare il bagno, al contrario di molte regioni della Polonia centrale e settentrionale dove si possono trovare decine di bellissimi laghi. D’estate in Polonia ovviamente si può anche andare al mare, molto a nord di Cracovia. Le spiaggie sono più frequentate di quello che si potrebbe immaginare ed i prezzi sono piuttosto alti. Non costerebbe di più per un polacco passare le ferie in qualcuna delle spiaggie meno conosciute del Mediterraneo. Ma i polacchi che non sanno le lingue o cercano riposo e familiarità piuttosto che avventure, spesso e volentieri passano le ferie al mare in Polonia. E magari un giorno su due si beccano la pioggia. Volendo passare le ferie in Polonia, secondo me sono meglio le montagne. In Polonia arrivano infatti i Carpazi. Sia per i prezzi che per l’affollamento possono essere più rilassanti e convenienti delle Alpi. La vicinissima Slovacchia è uno dei paesi in Europa dalla natura più incontaminata e non mancano le montagne e i boschi da visitare.