venerdì 6 giugno 2014

Come ho imparato il polacco

Il libro che ho usato per dare l'esame B2


Le lingue slave mi affascinano da sempre e già dall’adolescenza desideravo apprendere almeno una di queste lingue. La scelta logica mi sembrò il russo, che provai a studiare per primo. Purtroppo, quando mi ci misi non trovai dei buoni libri, né avevo la possibilità di parlare in quella lingua, per cui rinunciai dopo due anni di studio saltuario nel tempo libero.

Poiché diventava sempre più probabile che la Polonia sarebbe entrata nell’unione Europea, cominciai a studiare il polacco. Mi procurai dei libri un po’ migliori, con cassette, e riuscii ad imparare il polacco un po’ meglio del russo. Ebbi anche l’opportunità di visitare alcune città in Polonia, che quindi non restò per me un paese quasi completamente sconosciuto come la Russia.

Nonostante che per quasi circa dieci anni non ebbi contatto con la lingua polacca, non la dimenticai, probabilmente perché l’avevo studiata abbastanza bene. Nel frattempo la Polonia era diventata effettivamente un paese membro dell’Unione Europea e di conseguenza anche un paese in cui mi sembrava concepibile andare a lavorare ed abitare. Decisi allora di riprendere a studiare la lingua e comprai dei corsi più moderni, dotati di CD  - da non credere!

Decisi di cominciare a sfruttare un’altra nuova tecnologia e farmi dare lezioni via Skype da un’insegnante polacca con esperienza – Edyta della INPOLISH Language Academy. Dopo un corso estivo di tre settimane a Cracovia superai l’esame di stato di lingua polacca di primo livello (B1). Sul posto comprai alcuni corsi di polacco che tuttora uso. Le case editrici polacche negli ultimi anni hanno pubblicato molto materiale didattico in un formato più vicino ai gusti occidentali, con tante belle figure colorate.

Dopo questo esame mi dedicai ad altre lingue. Non mi ero dimenticato del russo, che continuai a studiare fino a raggiungere un livello simile al polacco. Purtroppo tendo a mescolare queste due lingue. Le mie conoscenze di polacco riuscii a mantenerle grazie all’utilizzo del programma “Supermemo”, che ho descritto in un articolo precedente. L’anno scorso infine mi trasferii in Polonia.

Da quando lavoro in questo paese ho deciso di concentrarmi sul polacco. Non prendo più lezioni su Skype, cerco invece partner di conversazione sul posto, usando anche annunci personali. Mi sembra di non fare abbastanza pratica sul posto di lavoro, anche se parlo solo in polacco. Hania, la mia insegnante al corso estivo, mi aiuta con la grammatica e nella realizzazione di questo blog. Una settimana fa ho dato l’esame di secondo livello (B2), al momento non so ancora i risultati. Ho smesso di usare il metodo di ripetizione con Supermemo, poiché non lo ritengo utile al mio livello di conoscenza della lingua – leggere libri e riviste in polacco è una pratica migliore.

Se dovessi suggerire un modo di studiare il polacco, consiglierei i libri della casa editrice Universitas e lezioni private individuali, anche con Skype. Se non si ha  un contatto frequente con la lingua, all’inizio può essere di aiuto un programma come “Supermemo” o “Anki“, ma bisogna avere la costanza di creare e gestire la propria base dati. Non ho molta stima per prodotti come “Duolinguo” e “Rosetta Stone”, che promettono progressi evitando l’insegnamento della grammatica. In generale non credo neanche che serva molto lo studio con applicazioni per dispositivi mobili nei tempi morti – non so voi, ma a me serve concentrazione per imparare e immagazzinare nuove informazioni.


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