giovedì 18 giugno 2015

Negozi e negozietti

Negozietto di quartiere della "ranocchio"


In un post precedente avevo scritto che quando vado a fare la spesa in Polonia, di solito nei negozi trovo più commessi che clienti. Mi sono però reso conto di aver esagerato un po'. Quello che avevo scritto è vero se si fa la spesa nei supermercati più cari in un orario piuttosto tardo, ad esempio verso le 21. I primi tempi in Polonia andavo a fare la spesa nel supermercato Alma, che chiude alle 22, oppure in altri supermercati di catene internazionali come Carrefour e Real. Lì non manca niente e la qualità dei prodotti è, diciamo, occidentale, ma è ovvio che tutto questo si paga. Tipicamente sono aperti i giorni feriali fino alle 22 e i festivi fino alle 20, a parte Tesco, che è aperto 24 ore su 24. Se ci si sente pigri, si può fare la spesa su internet e ci portano la merce col corriere a casa.

Esistono supermercati più economici con un servizio meno formidabile, gestiti da catene come Biedronka (la "coccinella") e Lewiatan. Sono più presenti sul territorio e vendono una percentuale molto maggiore di prodotti alimentari polacchi. Chiudono prima, la scelta è inferiore e può capitare che alcuni prodotti manchino, ma in compenso i prezzi sono più bassi. Questi supermercati si trovano nella fascia che nei paesi occidentali è occupata di solito dai discount, che infatti in Polonia sono rari. Comunque anche in questo tipo di supermercato mi è capitato raramente di fare la coda.

In una fascia ancora più bassa si trovano le catene dei negozi di quartiere, di marche come Żabka (il "ranocchio" ), Małpka (la "scimmietta") o Fresh Market. Sono negozi piuttosto piccoli, con scelta ancora più limitata. E' però perfettamente possibile nutrirsi ed anche bene, pagando poco, facendo la spesa solo in questi negozi, però a volte se si va tardi (o presto) bisogna prendere quello che c'è. Inoltre qui in certi orari capita effettivamente di fare un po' di coda, niente di impressionante però. Questi negozietti hanno gli orari migliori, ogni giorno dalle sei alle ventitré. Spendono inoltre sicuramente poco sia di affitto che di personale, per questo possono permettersi di fare prezzi bassi.

Una nicchia simile viene occupata dai negozi di quartiere che non appartengono a nessuna catena, ma a persone private. I prodotti mi sembrano di una qualità migliore ma hanno orari più tradizionali, per questo solo se non esco troppo tardi è in questi negozi che preferisco andare. Questo è l'unico tipo di negozio in cui può capitare ancora di fare una (breve) chiacchierata col proprietario.

Facendo la spesa in Polonia si nota che i polacchi non hanno l'abitudine di offrire a qualcuno di passare davanti nella coda, anche se hanno un carrello pieno di roba e quello dopo di loro deve comprare una sola cosa. Il posto nella coda in Polonia è sacro.

Inoltre spesso si paga con la carta anche se l'importo è piccolo, mentre se si paga in contanti ci si deve preparare alla richiesta "Nie ma pan drobnych?" (non avete spiccioli)? Perché tutti i negozi in Polonia, compresi i più grossi supermercati, sembrano patire di una perenna carenza di spiccioli. Quindi se vogliamo rendere felice un commesso, per prima cosa impariamo bene i numeri in polacco e diamogli esattemente l'importo che ci chiede!

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