Dal mio arrivo in Polonia, un anno e mezzo fa fino ad un mese fa, non ho avuto a casa mia un accesso stabile ad internet. Ho comprato una carta prepagata, quella di Orange free na Karte, che però oltre ad avere un volume di dati limitato (6GB per 100 zloty) non funzionava bene all’interno del mio appartamento. Infatti per usare Skype dovevo andare sul balcone o scendere in cortile.
Ho allora pensato di installare internet fisso ed ho fatto venire i tecnici, ma è risultato che il mio appartamento per qualche ragione non è collegato alla rete telefonica. Secondo i tecnici bisognerebbe tirare un filo dalla cabina che passa per il corridoio, e poiché è un’operazione non standard dovrei fare domanda alla amministrazione condominiale affinché mi venga consentito, il che però è improbabile.
Ho deciso di passare allora al piano B e di fare un abbonamento ad internet mobile. Ci avevo già provato, come ho descritto in un post precedente, senza successo. Stavolta sono andato al negozio di T-Mobile che mi ha chiesto passaporto, permesso di residenza, PESEL ed il certificato di assunzione a tempo indeterminato. L’impiegata ha quindi avviato una comunicazione con la centrale per ottenere il consenso, che ho ottenuto.
Col mio contratto ho a disposizione un volume di 90GB al mese. Ho inoltre comprato un pacchetto che mi consente di navigare in maniera illimitata durante la notte. Ma la cosa più importante è il miglioramento della connessione, infatti adesso posso usare Skype senza dovere andare sul balcone. Ho però scoperto un programma alternativo che richiede meno banda, ooVoo.
Ho inoltre comprato un netbook, un Toshiba Satellite, che uso in combinazione col mio nuovo collegamento mobile e che sto usando per scrivere questo articolo su Google Docs. Un computer così piccolo è tra l’altro perfettamente in grado di far girare dei giochi che a suo tempo richiedevano computer dell’ultima generazione, come Rise of Nations o Civilization IV. Non ho potuto resistere e li ho installati sul mio netbook . Perché quando le cose non vanno troppo bene c’è bisogno di giocare un pò per smaltire la tensione.
Quello che non farò più è giocare a Tibia, ho infatti deciso di “suicidare” il mio druido di livello 43 e i suoi personaggi alternativi. Ritiro quello che ho detto nel precedente articolo - la comunità di Tibia è ancora immatura e inospitale come me la ricordavo, l’unica differenza è che sono in meno a giocare. Farsi ammazzare in gioco senza ragione da adolescenti che mi sfottono volgarmente in polacco non è in ogni caso il modo migliore per rilassarsi dopo il lavoro.
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