Sono due i giochi realizzati in Polonia quest'anno che hanno riscosso un grosso successo internazionale. Uno è "Witcher 3", di CD Project, di cui ho già parlato in un precedente articolo e che nel frattempo ha già venduto almeno sei milioni di copie. L'altro è "Dying Light", di Techland, che di copie ne ha vendute almeno cinque milioni.
"Dying Light", diversamente dai due altri giochi polacchi che ho recensito, "Witcher 3" e "This War of Mine", è un gioco che non ha nessuna pretesa di originalità. Come un'altro prodotto di successo di Techland, "Dead Island", si riallaccia al filone trito e ritrito dell'invasione degli zombies. Almeno in questo caso l'epidemia non è estesa a tutto il pianeta, ma limitata alla città fittizia di Harram, chiaramente ispirata ad Istanbul, e che è stata posta in quarantena.
Il protagonista, Crane, è un agente americano inviato ad Harram con l'obiettivo nominale di impedire che l'infezione si estenda al resto del mondo. Nel corso del gioco però veniamo a sapere che la sua agenzia, la fantomatica GRE, desidera in realtà creare un'arma biologica sulla base dell'infezione ed in combutta col ministero della difesa pianifica il bombardamento a tappeto della città. Crane nel corso del gioco compie una serie di missioni in cui combatte contro zombi e le bande che imperversano per Harram, salva altri superstiti e aiuta coloro che stanno ricercando un vaccino nella città stessa. Nel contempo obbedisce senza discutere agli ordini della sua agenzia, ma nel corso del gioco classicamente poi si ribella e decide di fare il possibile per impedire la distruzione della città e salvare i superstiti .
Come altre volte non ho giocato personalmente a questo gioco, ma mi sono limitato a guardare dei filmati 'Let's play' su youtube. E' una buona cosa che esiste una versione completamente in polacco del gioco. Questo non è scontato, perche del gioco "Gunslinger", pure di Techland, esiste solo la versione in inglese...
E' incontestabile che tecnologicamente il prodotto è allo stato dell'arte. La grafica è eccelsa e la giocabilità impeccabile, quindi della qualità non ci si può lamentare. Ma so che non è questo il tipo di gioco che mi attira. Non lascia infatti nessuna libertà al giocatore perché ha una storia molto lineare. Non si può ad esempio impedire a Crane di distruggere delle medicine, condannando a morte molte persone, cosa che io penso non farei, per cui mi risulta impossible immedesimarmi nel protagonista. Almeno i giochi della serie di "Witcher" danno la possibilità di scegliere tra diversi percorsi. La linearità della storia è comunque una caratteristica del genere, che a me non piace, visto che preferisco i giochi "sandbox" - con un mondo aperto e completa libertà.
"Dying Light" chiaramente si rivolge a coloro che amano sparare e, come è oggi di moda in molti giochi come Assassin's Creed, Far Cry e Uncharted, arrampicarsi su edifici, ponti e pali della luce. E' però "The Last of Us" probabilmente il gioco che più assomiglia a "Dying Light", e sapendo il successo che ha avuto (è stato scelto da molte fonti come gioco dell'anno 2014) non sorprende che Techland abbia voluto fare un gioco molto simile.